Tramite le proprie creazioni, l’artista esprime la poliedricità del proprio sentire che si manifesta attraverso l’armonia nella fusione tra la sfera musicale e quella pittorica.
‘Il suo gestualismo informale accompagna accenti liberamente ispirati in cui l’aspetto ibrido della materia organica, diventa reale e umana nello stesso tempo, materia viva e parlante. A volte contorce la forma a estremi metaforismi, caricando la superficie a cui fornice di volta in volta la giusta atmosfera con il ricorso ad una mobilità di ritmi, timbri e colori diversificati, per cui le forme oscillano dall’empito curvilineo allo scavo ritaglio e severo, a volte più grafico che pittorico. Ricerca spaziale e melodica intonazione cromatica sono gli elementi di spicco di questa pittura, sospesa fra sogno e realtà fatta di una trasformazione che diventa poesia moderna, fascino di uno sguardo verso la natura, verso il mondo che la circonda per donarci magiche emozioni. Questa estrema fluidità delle forme e dei colori appare mutante ma è perennemente in variazione anche l’immagine, con frizioni semantiche. Raggiunge preziosità cangianti le quali poeticamente sublimano il colore proiettando nella campitura spaziale, coaguli di un sentire ricolmo di inediti sviluppi espressivi nei quali si legge la voluttà dell’artista che è finalmente riuscita ad unire la spontaneità del gesto alla spontaneità della pittura, la quale diventa anche soffio di colore. E’ questa l’assoluta sintesi che permette di dire tanto con poco. Senza sprechi di mezzi e valori linguistici.
Paolo De Grandis
L’arte di matrice astratta di Margherita Mauro è frutto di un impetuoso dilagare di sensazioni che irrompono dal cervello al cuore e da questo alla mano con gesto preciso ed intenso e riesce a trasformare il bianco vuoto in un pieno di visioni che hanno forza ed energia per scuotere e trascinare anche l’occhio più indifferente.
Pittura tutta al femminile, tutta emozione creativa ed energia lunare, dove si intravede l’occhio che scruta e giudica, l’uovo che tutto genera, il serpente che segna una strada dal bene al male e viceversa, dove il caldo del rame, il bruno del ferro, il brillare dell’argento e dell’oro sottolineano e suggeriscono bagliori metallici su sfondi dai colori accattivanti, ora teneri, ora arroventati, realizzando il prodigio di fissare il fugace andirivieni dell’animo umano. Il magma complesso, che dall’animo femminile irrompe sempre mutevole e sorprendente, nel bene e nel male, diventa nelle opere di Margherita un’istantanea sospesa che sa materializzare il mistero del cuore e delle sue passioni.
Gianni Gaschino





